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L'amore non è romantico

"Abitereste mai in una casa di cui avete paura di aprire la porta?"

Ad oggi si parla dell’amore romantico con disincanto e velata ironia, riconoscendone la natura illusoria e privandolo del diritto di cittadinanza in una società in cui l’ambizione all’autorealizzazione ha circoscritto l’amore ad una delle aspirazioni, ma sicuramente non all’unica.

Eppure, il fardello di questa eredità non ha smaltito tutto il suo peso.

Per quanto boicottato, il mito dell’amore romantico, per ora, non ha un rivale degno di nota: la società fatica a produrre un nuovo modello amoroso ideale al quale aspirare e che sia sostenibile nel quotidiano. Tuttavia, quest’assenza è un segnale positivo poiché traduce la conquista collettiva del diritto alla ricerca del proprio modello relazionale e consegna, ad ognuno di noi, l’arduo compito di individuarlo.

Il presente testo nasce proprio dal desiderio di accompagnare il lettore in questa esplorazione di sé e dell’Altro. L’intento non è quello di semplificare o catalogare le emozioni e i sentimenti coinvolti nell’infinità dei panorami relazionali odierni tramite consigli diretti, diagnosi improvvisate e soluzioni universalmente valide che nel migliore dei casi rischiano di non avere effetto, bensì quello di stimolare un’onesta riflessione introspettiva che possa apportare beneficio al singolo individuo e, di conseguenza, alla relazione.

 

È dedicato a chiunque abbia voglia di provare a costruirsi una vita piena, in primis come persona singola, per poi essere accompagnato lungo il percorso da qualcun Altro.

Grazie ai disegni di Cecilia Roda (@Lilybris), farete la conoscenza di un omino, sempre intento a dialogare con il cuore, il muscolo dell’amore, perfetto per rappresentare quel famoso “Altro” con il quale è così difficile e meraviglioso conoscersi.

di
Elena Cavalieri e Aleksandar Orelj

"A chi ama
e dal proprio binario
tende una mano verso l'Altro"

La gelosia è sintomo di amore o di possessività? Perché per alcune persone le separazioni sono così dolorose? Quanto conta l’impegno all’interno di una relazione? Perché a volte si ha difficoltà ad accettare amore? Qual è il rapporto tra libertà, controllo e fiducia?

Il testo prova a dare una risposta ad alcune domande tanto frequenti quanto fondamentali esaminando nel dettaglio, uno ad uno, i classici temi relazionali quali il tradimento, il sesso, la gelosia, i litigi, le separazioni e così via, dandone una chiave di lettura psicologica e solo apparentemente meno romantica. Un'analisi clinica della quotidianità che non scade nella psicopatologia del mito dell’amore romantico, delle idealizzazioni e del perdersi all’interno del rapporto con l’Altro.

Con esempi tratti da frammenti di sedute cliniche vengono approfonditi gli aspetti cruciali dell’esperienza relazionale/affettiva sia dell’individuo come singolo che all’interno di una relazione, analizzando il continuum che intercorre tra un relazionarsi patologico e un rapporto maturo, ma non per questo necessariamente meno intenso.

Quale problema individuale non è anche relazionale? Quale difficoltà personale non deriva da una dinamica interpersonale passata o presente? L’attenzione va posta sul “Noi” o sul ruolo dell’ “Io” all’interno della relazione? E soprattutto, chi dovrebbe avere la precedenza?

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